18 marzo 2012

Frittata (VEG) con farina di ceci e patate e calzone con ripieno di bieta!

Ho praticamente abbandonato il blog, il pc e quasi i fornelli...no questi ultimi mai!!!
In realtà come vi dicevo il tempo ultimamente è pochissimo...e in cucina non sto sperimentando...ripropongo sempre le stesse buone e rassicuranti ricette!
Ma l'altro ieri ho provato a fare la mia prima frittata VEG con la farina di ceci al posto delle uova.
La ricetta l'ho presa da qui anche se ho dovuto modificarla un po'.
Per prima cosa credo che 100gr di farina con 300gr d'acqua siano troppo pochi quindi consiglierei per 100gr di farina 150gr di acqua e poi al massimo ad occhio aggiungerne un po' se il composto dovesse essere troppo denso. Io ho provato le dosi della ricetta di cui sopra ed era invece troppo liquido.
Le patate poi le ho tagliate a tocchetti e le sbollentate, quando erano quasi cotte le ho ripassate in padella con un po' di olio EVO giusto per fargli fare la crosticina.
Poi ho mescolato tutto, regolato di sale e di pepe e ho proseguito come con una normale frittata.
Devo dire che il risultato è stato sorprendente, ma la prossima volta alle patate aggiungerò una verdura un po' più saporita oppure più spezie per conferire al piatto un carattere più deciso!
Di questa ricetta non ho una foto decente e quindi non ne pubblicherò ma in compenso vi mostro quello che per me sta diventando un tormentone!
Da quando ho scoperto che la pasta sfoglia della coop e della Vallè (forse anche quella buitoni) sono 100% veg mi sto sbizzarrendo nelle torte rustiche.
Qui vi presento un calzone farcito con della bieta sbollentata e poi ripassata in padella, che non è niente male.

E' un'ottima alternativa sia agli antipasti che ad un secondo/contorno.
Io la verdura con la pasta sfoglia la mangerei a tutte le ore :P con poca fatica di essere Vegan :)) 

28 febbraio 2012

Arieccomi...con la Pizza in versione VEG!

Finalmente riesco a fermarmi e dedicare un po' di tempo al mio caro blog e naturalmente a voi.
Come vi accennavo sono stati giorni pieni pieni e non solo in senso figurato, anzi! Avevamo il corridoio invaso da immensi scatoloni che contenevano delle belle scarpette tutte colorate pronte per essere sfoggiate in questi giorni di simil-primavera...ma prima di poterle fare uscire e poterle far saltellare nella nostra piccola ma graziosa vetrina ci è toccato sistemare il magazzino! Il negozio con tutti questi colori sembra quasi più grande...non ne potevamo più di nero, marrone e colori scuri! Al Piccolo Lord la primavera è già arrivata...non si sa mai che arrivi presto anche fuori ;)
Ma torniamo a noi...come vi avevo anticipato la mia alimentazione vegana non mi pesa molto quando si parla di pranzi e cene consuete...i dolori iniziano con i dolci (e in questo Sara mi ha dato una grossa mano) ma soprattutto con la pizza!
Almeno una volta alla settimana faccio la pizza in casa, e io adoro la pizza solo mozzarella!
Questa volta ho deciso di resistere alla tentazione e ho preparato 2 pizze VEG!
La prima è farcita con pomodoro e fricò.
Nel fricò ho messo cipolla, zucchine e peperoni gialli. Il fricò ho scoperto avere ingredienti diversi in base alla regione, io lo intendo alla romagnola dove si prepara tipo la peperonata. Ho usato solo le verdure che avevo in casa ma potete metterci veramente di tutto.
PREPARAZIONE: ho tagliato a cubetti tutte le verdure e le ho messe in padella con un po' di Olio Evo, un goccino d'acqua e un pizzico di sale. Le ho fatte stufare a fuoco lento fino a che non erano cotte. Circa 20 minuti.
L'altra pizza invece era farcita con patate, che avevo precedentemente sbollentato, radicchio, funghi misti e panna vegetale.
INGREDIENTI per l'impasto:
200 gr di farina 0
200 gr di farina di semola
200 gr di pasta madre rinfrescata
200 gr acqua
1 cucchiaino di sale e 1 di zucchero di canna
1 cucchiaio di Olio EVO

PROCEDIMENTO: far sciogliere la pasta madre con l'acqua tiepida. Aggiungere la farina, il sale, lo zucchero e l'olio. Quando l'impasto sarà liscio ed elestico, dividire in due panetti (uno a teglia) e mettere in un luogo caldo a lievitare per almeno 6 ore.
Io, faccio la pizza in due teglie piuttosto piccole perchè ho solo il fornetto elettrico. Quindi con queste quantità riesco ad infornare 2 teglie. Per chi cuoce nel forno normale queste dosi vanno bene per una teglia standard.
Dopo aver fatto lievitare, stendo l'impasto con le mani direttamente nella teglia unta o ricoperta con carta da forno, farcisco a piacere e cuocio per circa 20 minuti.

Vi lascio con un piccolo assaggio non solo di queste buonissime pizze ma anche del nostro negozio, con la vetrina decorata da noi!
Buona Primavera!

24 febbraio 2012

Scarpe&Saldi

Amiche perdonate l'assenza di questi giorni ma siamo letteralmente sommersi delle scarpe!
Le aziende fanno arrivare le nuovi collezioni quasi contemporaneamente (si metteranno d'accordo?!) e quindi non vi dico com'è ridotto il nostro povero magazzino...tra l'invernale da mettere via (ma ci sono ancora i saldi) e la primavera che avanza spavalda (speriamo in tutti i sensi ^_^!!!).
Non mi sono dimenticata di voi nè tanto meno del mio amato giovane blog!
Ritornerò prestissimo, ho provato alcune ricettine che non vedo l'ora di farvi "assaggiare"!
Baci baci

18 febbraio 2012

Esperimenti vegani...i dolci: dalla Tenerina alla Morbidina di Sara!

Da quando abbiamo deciso, io e M, di avvicinarci alla cucina Vegana, ho incontranto due difficoltà maggiori. La prima è la pizza: io che mangio la pizza bianca, solo mozzarella, con qualunque cosa sopra, ma assolutamente senza pomodoro, come posso mangiare una pizza vegana???
Questo è un problema che non sono ancora riuscita a risolvere anzi se voi amiche vegane con molta più esperienza di me avete qualche suggerimento, io sono tutta orecchie!
Il secondo problema sono i dolci! Adesso io capisco e condivido tutti i motivi che ci spingono a mangiare vegano, che siano di natura etico/morale o di natura salutista...ma è sicuramente accertato che la migliore pasticceria è fatta con latte, uova e burro...soprattutto tanto burro!
Per quanto rigurda il secondo problema ho iniziato con gli esperimenti.
Il primo, mal riuscito, doveva essere la famosa tenerina ferrarese che è fatta principalmente di burro e cioccolato fondente. Ho provato a riproporla sostituendo il burro con la margarina vegetale...è venuto fuori un Ciocorì fondente! Non c'era nulla della morbidezza tipica della tenerina ed era molto più unta di quando uso il burro.
Per il secondo esperimento ho pensato di affidarmi a mani più esperte e ho voluto provare la torta di Sara. La ricetta è stata copiata pari pari, la trovate qui, l'unica modifica da me apportata è stata la sostituzione delle banane con 300 gr di pera frullata. Unico motivo: non avevo le banane e dovevo finire delle pere che ci stavano per lasciare!
Beh devo dire che il risultato mi ha sorpreso...



Non mi resta che promettere che mi impegnerò di più e non mi farò scoraggiare dai ciocorì inaspettati...
Sapete che adoro dedicare i post...probabilmente in un'altra vita ho vinto molti Oscar e ho fatto molti discorsi da quel palco lì ;)
Questo post lo dedico a tutte/i le bloggerine che ogni giorno non solo cucinano per le loro famiglie ma hanno anche la pazienza di condividere con la rete i loro piatti. Che siano ricette vegane, vegetariane o onnivore, il punto è che lì fuori c'è un mondo, un mondo fatto di tante cose diverse e l'importante è non perdere la curiosità e la voglia di conoscere. Non diciamo "No!" a prescindere solo perchè ci sembra che i nostri gusti siano altri. Proviamo, sperimentiamo e impariamo ad apprezzare anche le cose diverse da noi, che si tratti di incontrare un nuovo sapore, un nuovo "credo" o semplicemente un'idea diversa.
Io personalmente voglio imparare a schiudermi davanti a qualunque cosa con ancora più curiosità tanto più questa sia diversa da me...
Buon week end!

16 febbraio 2012

Zucca Sweet Zucca!

Come ogni martedì anche questa settimana sono andata, con Guido, a far visita agli amici di campagna amica!
A loro va tutta la mia stima, perchè non solo si alzano all'alba per essere in piazza già alle 7:30, ma stanno poi tutta la mattina al freddo per vendere i loro prodotti.
Dopo aver comprato broccoli, patate, radicchi, carote, finocchi, bieta, kiwi e mele (per un totale di 16€!!!) ho chiesto se avevano una zucca e mi è stato risposto che le zucche ormai sono quasi tutte finite!

Non immaginate lo shock! Lo so che la zucca è tipicamente autunnale, ma io ne ho comprato una proprio la scorsa settimana e proprio non me l'aspettavo di dovermene separare già così presto!
A casa ho deciso quindi di preparare un ristottino con un pezzo di zucca rimasto...nella speranza che riesca prima del prossimo autunno a trovarne almeno un'altra!

INGREDIENTI:
200 gr riso semi integrale biologico (anche questo comprato al mercato)
300 gr zucca
1/4 di cipolla
Brodo vegetale 1 litro
Sale e curry q.b.
Olio EVO

PROCEDIMENTO: tagliare a pezzetti la zucca e metterla in una pentola antiaderente assieme alla cipolla tritata e all'olio EVO. Aggiungere un po' di brodo vegetale, in cui ho fatto sciogliere anche il curry, e coprire per circa 5 minuti affinchè si ammorbidisca. Schiacciare leggermente con una forchetta e aggiungere il riso.
Dopo aver fatto insaporire il riso con la zucca per qualche minuto aggiungere il brodo vegetale fino a coprire. Da qualche parte ho letto che per ottenere un ottimo risotto il brodo andrebbe aggiunto solo per tre volte. Io per circa 200 gr di riso uso 1 litro scarso di brodo.
Trascorso il tempo di cottura del riso mantecare a fuoco spento aggiustando di sale e aggiungendo un po' di pepe nero.
Servite!

Il curry rende più speziato il sapore dolciastro della zucca che nei piatti salati a non tutti puo' piacere e ne esalta ancora di più il colore!
Spero di trovare ancora una zucchetta per potermi/vi deliziare con qualche altra ricettina colorata.
A presto!


14 febbraio 2012

Amerigo dal 1934...trattoria e non solo!

Oggi non posterò una ricettina romantica ma voglio parlarvi del mio ristorante preferito.

La trattoria da Amerigo si trova a Savigno sui colli bolognesi.
Il paese è famoso soprattutto per la sagra del tartufo che si tiene in autunno, ma noi ci siamo stati (e non per caso) sempre in altri periodi dell'anno.
Il clima che si respira nel ristorante è molto intimo e familiare, si riesce quasi a respirare un profumo d'altri tempi...

La saletta al piano terra

Le ricette proposte sono fatte con ingredienti non solo di stagione ma anche locali, riuscendo a mantenere così un altissimo livello qualitativo.
"Dal lontano 1934, quando Amerigo e Agnese aprirono la Trattoria, il nostro locale è sempre stato un punto di riferimento nella valle. La cucina semplice, fatta di ciò che il cortile, il pollaio, l’orto, i campi ed i boschi offrono sono - oggi come ieri - l’anima dei nostri piatti.".
Non usciamo quasi mai per le feste "comandate" prefisco cucinare qualcosa di buono in casa piuttosto che andare fuori e spendere tanto per mangiare male. Quest'anno abbiamo deciso di fare un'eccezione per il 31 Dicembre e non ci sarebbe stato altro posto dove ci saremmo fidati ad andare se non da Amerigo.
Quando poi li abbiamo contattati per prenotare e ci hanno comunicato che il costo del menu dell'ultimo dell'anno sarebbe stato uguale a quello di qualunque altro giorno abbiamo avuto l'ennesima conferma della loro serietà!
Il sacchettino con il pane fatto in casa

Tortellini in brodo di gallina vecchia

Lasagne al ragù bianco, carciofi e tartufo pregiato
Di secondo c'era della carne di maiale cotta in due diversi modi, una stufata e una al forno, con cardi e patate per contorno.
E poi il dolce, che come potete vedere dalla foto, ho prima addentato e poi fotografato :P
Frati fritti con salsa agli agrumi
E per finire: LUI! Ecco per LUI io potrei andare a piedi fino a Savigno, perchè il suo sapore, la sua densità, il suo colore vi giuro che non li si trova ovunque!
Nocino Riserva invecchiato 10 anni
Hanno commesso l'errore di lasciare la bottiglia al tavolo, bottiglia praticamente piena che non è stata restituita vuota solo per vergogna! Da persone educate ne abbiamo lasciato giusto un pochino ;)

Andare al ristorante è una cosa che adoro, non amo andare a ballare o uscire dopo cena, se volete rendermi felice portatemi al ristorante. Ma d'altra parte sono anche molto selettiva, perchè se devo andare fuori, pagare, per mangiare peggio di come mangio a casa mia, ecco lì la poesia con il ristorante finisce. Quindi i ristoranti di cui vi parlerò sul mio blog saranno quei ristoranti dove non si mangia in modo normale, ma dove la differenza tra i nostri fornelli e i loro è assolutamente percettibile!

Quindi se capitate nei dintorni di Bologna non perdetevi Amerigo, garantisco io!

PS: Naturalmente non ho alcuna collaborazione con la Trattoria da Amerigo e tutto quello che ho scritto mi è venuto dal cuore...ma se il signor Bettini venisse a conoscenza di questo post e in cambio volesse offrirmi una cena io...ripeto...parto anche a piedi :P!

13 febbraio 2012

Le Castagnole di Antonia e la Festa dell'Amore

Per me il Carnevale non è mai stato un periodo di tempo indefinito, ma il Carnevale era per soli tre giorni all'anno, Giovedì, Domenica e Martedì grasso poi iniziava la Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri.
Io aspettavo quei tre giorni con un'eccitazione assoluta anche perchè i vestiti me li confezionava mia mamma e già subito dopo Natale bisognava decidere quale sarebbe stato il costume da indossare. Passavano poi settimane di prove, di cucito e di ricerca degli accessori...tutto per sfoggiare la mia maschera per soli 3 giorni!
Oggi non è più così e il carnevale si festeggia per infinite domeniche prima, durante e dopo Pasqua.
Questo scordarsi delle tradizioni e soprattutto del significato che una festa porta con sè (a prescindere da quello Cattolico) lo trovo figlio del nostro tempo...e come ormai in quasi tutto è il business che ha avuto il sopravvento.
I dolci di carnevale della mia infanzia erano le chiacchiere, ma dopo essermi trasferita in Romagna ho scoperto le castagnole di cui mi sono abbuffata per tanti anni! Le versioni sono molteplici, con o senza burro, con o senza Alchermes ma sicuramente tutte fritte!
La mia amica Antonia (romagnola DOC!) mi ha invece mandato questa ricetta della castagnole cotte al forno.
Le castagnole di Antonia
INGREDIENTI:
200 ml acqua
100 ml Olio di semi
200 gr farina
2 uova
50 gr zucchero
un pizzico di sale
1/2 bustina di lievito per dolci

PROCEDIMENTO:
Mettere in una pentola l'acqua, l'olio, il sale e lo zucchero e portare ad ebolizzione.
Togliere dal fuoco e aggiungere tutta la farina, mescolando rapidamente e le uova uno per volta. Per ultimo il lievito. L'impasto deve essere elastico ma non appiccicoso, quindi eventualmente aggiungere un po' di farina. Fare delle piccole palline con le mani e riporle sulla teglia da forno distanziate per evitare che in cottura si attacchino.
Cuocere in forno caldo a 160° per circa venti minuti finchè non risultino gonfie e dorate.
Lasciarle raffreddare e bagnarle eventualmente con l'alchermes oppure passarle direttamente nello zucchero.
Questa è la mia versione senza alchermes:

E siccome abbiamo parlato tanto di tradizione...
...qualcuna ho provato a friggerla per seguire la ricetta originale:

Sicuramente un po' di differenza tra quelle fritte e quelle al forno c'è, quelle fritte rimangono leggermente più morbide dentro e croccanti fuori, mentre quelle al forno si asciugano un po' di più. Bagnandole con l'alchermes forse questa differenza non si sente più di tanto.
Le trovo comunque ottime anche nellea versione light e sono sia facili che veloci da preparare.
Gustosi dolcetti da servire come fine pasto, per il the delle 5 e perchè no anche a colazione con un po' di marmellata (io stamattina le ho mangiate così!).

Tra le cose e le spersone lasciate in Romagna sicuramente Antonia è tra quelle che mi manca di più!
La nostra amicizia è piuttosto recente, ma non si sa perchè quando ci siamo conosciute sul lavoro tra noi è scattato subito qualcosa, ci siamo ricosciute come simili e in modo del tutto naturale abbiamo iniziato a condividere momenti.
Il tutto si è svolto come in una storia d'amore, perchè poi l'amicizia non è forse la storia d'amore più bella?!
Dedico quindi questo post pre San Valentino a lei, per dirle che è stato bellissimo cucinare questo dolce assieme, anche se in modo virtuale (sia benedetto whatsaap!) e che la nostra amicizia non finirà mai!

San Valentino è la festa dell'amore, non solo dei fidanzati, quindi ricordiamoci più spesso che la cosa più importante è AMARE, qualunque cosa, qualcunque persona in qualunque momento...troppe volte lasciamo che la rabbia, i rancori e la frustrazione per ciò che vorremmo e non abbiamo si impadroniscano di noi...